[Recensione] Lupin III – The First, l’esordio in CGI del ladro gentiluomo

Recensione Lupin III - The First

Lupin III è un personaggio iconico per intere generazioni di spettatori. Protagonista di numerosi pomeriggi su Italia 1 grazie le serie animate a lui dedicata , la creatura di Monkey Punch gode di una grande fanbase anche nel nostro Paese.

Nel corso degli anni numerosi prodotti (tra cui romanzi, manga e speciali televisivi) hanno raccontato le vicende del celebre ladro. Tra questi ci sono anche molti film. Lupin III – The First è la decima pellicola destinata al cinema con protagonista il pronipote di Arsenio Lupin. Diretto da Takashi Yamazaki ed uscito in Giappone nel 2019, in Italia è stato distribuito direttamente in streaming su Amazon Prime Video.

La Trama

Il ladro gentiluomo Lupin III e la sua banda si ritrovano coinvolti in un’avvincente avventura in giro per il mondo, con l’intento di rubare il misterioso Diario di Bresson. Questo oggetto, pieno di pericolosi segreti, è peraltro l’unico oggetto che il celebre nonno di Lupin non è mai riuscito a trafugare. Nel corso della storia, Lupin dovrà collaborare con la giovane archeologa Laetitia per evitare che il Diario possa finire nelle mani sbagliate.

Cosa pensiamo di Lupin III – The First

Per analizzare obiettivamente Lupin III – The First dobbiamo mettere in chiaro fin da subito un punto: non si tratta di un film per fan sfegatati del ladro gentiluomo, quanto piuttosto di un film con un target molto più familiare.

La trama è lineare anche se alcuni punti più ostici non vengono approfonditi da eventuali spiegazioni. In questo modo, lo spettatore è lasciato libero di godersi l’azione, che infatti scorre veloce per i circa 90 minuti del film. Allo stesso tempo, però, questa scelta rende comunque la pellicola non proprio adatta per chi non conoscesse quantomeno a grandi linee i personaggi principali. Jigen, Ghemon, Fujiko ed il Commissario Zenigata, ad esempio, non sono per nulla approfonditi e questo potrebbe disorientare lo spettatore meno informato. Di contro, Lupin e soprattutto la new entry Laetitia sono trattati in modo abbastanza soddisfacente.

Un altro problema che alcuni fan di vecchia data potrebbero notare è una certa deriva verso l’avventura “alla Indiana Jones”. In particolare, per gran parte del film si richiama molto la trama di Indiana Jones e l’Ultima Crociata. Per quanto quest’ultimo sia un altro cult, questa somiglianza potrebbe comunque far storcere il naso.

Detto che la storia è il punto debole della pellicola, non si possono invece non evidenziare i pregi del comparto tecnico. La CGI 3D è resa fantasticamente, soprattutto per quanto riguarda due elementi: personaggi e paesaggi.
I personaggi hanno in sé tutti gli elementi delle controparti 2D che abbiamo imparato ad amare, anche nella loro caratteristica e goffa fluidità dei movimenti. Un plauso speciale inoltre deve necessariamente andare alla resa dei tessuti e dei dettagli, come ad esempio i capelli di Lupin (pazzeschi in almeno un paio di scene).

Per quanto riguarda invece i paesaggi, secondo noi in alcuni punti si rasenta la perfezione, grazie a fondali e riflessi talmente dettagliati e precisi da sembrare quasi reali.

In conclusione, questo Lupin III – The First è un prodotto sufficiente dal punto di vista narrativo, ma egregio da quello tecnico. Il lavoro del regista Yamazaki (ormai un esperto nella trasposizione in CGI 3D di grandi classici del mondo anime, essendosi occupato anche di Doraemon – Il Film) trasuda comunque passione e dedizione, a prescindere dalla qualità della storia in sé.

Pur essendo lontanissimo dai livelli di altre pellicole su Lupin III, prima fra tutte Il Castello di Cagliostro, diretta nel 1979 dal maestro Hayao Miyazaki (Il Mio Vicino Totoro, La Città Incantata, Il Castello Errante di Howl) siamo comunque convinti che questo nuovo film possa avere una sua nicchia.
Infatti, crediamo che la produzione di pellicole in CGI 3D possa aiutare ad avvicinare nuovi potenziali e giovani fan ad un pilastro dell’anime, che magari nella sua versione classica potrebbe risultare meno fruibile per le nuove generazioni..

Insomma, un modo nuovo ma comunque rispettoso per fare conoscere il vecchio Lupin III anche ai più giovani.

Visione comunque piacevole se cercate un momento di svago!

 

Rispondi