13 Indizi: Habemus Cluedo 2.0! [Recensione]
13 Indizi è un gioco di deduzione a tema investigativo per 2-6 giocatori ideato da Andrés J. Voiciu ed edito da Dv Giochi, per partite della durata di 30-40 minuti.
LA SCATOLA E I MATERIALI
Il gioco si presenta in una scatola abbastanza corposa e ricca di materiali, che tuttavia avrebbe forse potuto essere sfruttata leggermente meglio per occupare meno spazio.
All’interno della confezione torviamo innanzitutto 30 Carte Indizio di dieci colori diversi riconducibili a tre diverse categorie (Persone, Luoghi, Armi) a loro volta suddivise in sei sotto-categorie (Uomo/Donna, Al chiuso/All’aperto, Da vicino/Da lontano). A fare da controno alle Carte ci sono 10 segnalini “Lente di ingrandimento”, una Plancia dell’Informatore con 6 slot per altrettante Carte, uno schermo protettivo per ciascun giocatore e delle buste dove si andranno ad inserire i propri fogli di investigazione.
REGOLE DEL GIOCO E SETUP INIZIALE
In 13 Indizi, i giocatori vestono i panni di investigatori della Londra del 1899, ciascuno impegnato su un proprio caso. Ad ogni giocatore verranno consegnate 5 carte: di queste, due andranno mantenute dietro al proprio schermo protettivo in modo che nessuno possa vederle, mentre tre verranno poste di fronte allo schermo del giocatore alla propria sinistra, che invece non potrà vederle.
Lo scopo del gioco sarà di dedurre quali sono le Carte Indizio che si trovano davanti al proprio schermo prima degli altri giocatori. Ad ogni turno, un investigatore potrà, al costo di una Lente di Ingrandimento ad Azione, effettuare una delle seguenti mosse:
- Interrogare un Testimone, ovvero chiedere ad un avversario informazioni sulle carte che quest’ultimo vede (per esempio “Quante Armi vedi?” o “Quante carte di colore Blu vedi?”);
- Consultare l’Informatore, ovvero scegliere una delle Carte poste sulla Plancia dell’Informatore e guardarla segretamente;
- Formulare un’accusa, cioè cercare di dare una soluzione al proprio caso.
CHE COSA NE PENSIAMO?
Ogni volta che lo abbiamo in tavola, 13 Indizi ha saputo conquistare i giocatori sia di nuova data che gli appassionati dei giochi della vecchia scuola (i vari Risiko, Monopoly e Cluedo). Proprio di quest’ultimo il gioco creato da Voiciu parrebbe essere il nipote: un nipote più veloce, più agile e più orientato alla socializzazione tra i giocatori.
13 Indizi infatti è indubbiamente un bel gioco che riesce ad introdurre efficacemente delle meccaniche più moderne all’interno di un’ambientazione dal gusto un pò retrò come quella delle investigazioni di fine Ottocento.
Sicuramente, un pedale su cui il game designer spagnolo ha pigiato per bene è quello dell’interazione fra giocatori, che qui è diretta e sotto la luce del sole (tutti sentono le risposte date dai testimoni alle varie domande e possono dunque trarre le proprie conclusioni), con gli unici elementi di segretezza dati dalle due carte nascoste dietro il proprio schermo e le Carte Indizio che si vorranno eventualmente consultare sulla Plancia dell’Informatore.
La durata delle partite è veramente contenuta e non è raro chiuderla ampiamente entro i 40 minuti riportati sulla scatola; proprio su questo punto, però, si innesta uno dei punti a nostro parere deboli del gioco: con alcuni particolari accostamenti di carte da indovinare (ad esempio, tre Carte Indizio dello stesso colore) rischia di diventare davvero troppo facile vincere la partita. Ottimo infine il regolamento, con poche regole spiegate in maniera chiara, dettagliata e ricca di esempi di gioco.
In conclusione, possiamo dire che 13 Indizi (disponibile su Amazon.it)sia davvero un buon gioco di investigazione e deduzione (che con qualche paletto in più nel regolamento avrebbe potuto davvero essere ottimo), con materiali all’altezza e ben curati dal punto di vista grafico come ormai Dv Giochi ci ha abituato negli anni, capace di intrattenere sia i giocatori occasionali che gli appassionati. Insomma, un buon gateway per famiglie che potrebbe essere un degno erede di Cluedo sugli scaffali dei giocatori più giovani.