[Recensione] Storia delle Parolacce, anatomia di una piacevole sorpresa
Esistono progetti che sin dal trailer attirano l’attenzione, pur non convincendo del tutto. Storia delle Parolacce è un grande esempio di ciò. Insomma, un impostatissimo Nicholas Cage che narra un documentario (un po’ alla Death to 2020) sulle parolacce ed esordisce urlando “Fuck” per 10 secondi… Siamo consapevoli del rischio flop, ma il richiamo è stato troppo forte: eccoci qui!
Dopo aver visto i 6 episodi disponibili su Netflix dal 5 gennaio, siamo pronti a prendere il toro per le corna e parlarvi di quella che si è inaspettamente rivelata una piacevole sorpresa.
Cosa pensiamo di Storia delle Parolacce
Storia delle Parolacce ha un grosso pregio, che è quello che secondo noi tiene in piedi il tutto: non prendersi troppo sul serio, pur mantendo un approccio non banale.
La serie ha un obiettivo “educativo” che se perseguito in maniera troppo seria avrebbe probabilmente allontanato gli spettatori. Invece, decide di adottare un tono leggero che rende la divugazione piacevole. Un altro esempio di questo stile, secondo noi, è Il Mondo Secondo Jeff Goldblum, disponibile su Disney+.
Come nella seria con Goldblum, anche in questo caso ogni puntata è dedicata ad uno specifico tema, in questo caso ad una parolaccia (si parte con F**k, per proseguire con S**t, B***h, D**k, P***y e Damn).
Di questa, vengono analizzate origini, evoluzione ed eventi che l’hanno portata ad essere considerata parolaccia, l’utilizzo moderno e l’impatto culturale.
Nella puntate si possono distinguere tre tipologie definite di intervento. Innanzitutto, abbiamo Nicholas Cage, che si occupa dell’intro e della conclusione di ogni episodio, oltre che di alcuni intermezzi volutamente spiritosi e cringe. La parte più divulgativa viene invece lasciata a degli esperti linguisti, sociologi ed altri studiosi. Infine, vediamo alternarsi diversi personaggi del mondo dello spettacolo (tra cui Nick Offerman di Parks & Recreation, oppure Sarah Silverman) che sostanzialmente rappresentano il pensiero della gente comune con i loro commenti.
La durata contenuta di ogni episodio (circa 20 minuti a puntata) contribuisce ad una trattazione diretta dell’argomento, senza scadere mai nell’eccessivamente banale. In buona sostanza, la serie fornisce allo spettatore un interessante approfondimento su un argomento spesso considerato tabù. Come minimo, si terminerà la visione avendo ascoltato numerosi fun facts.
Siamo consapevoli che Storia delle Parolacce potrebbe non essere adatto a tutti. Si tratta senza dubbio di un prodotto da approcciare con una certa consapevolezza, ma crediamo che sia comunque una serie piacevole, soprattutto pensando che per terminarla servono solo un paio d’ore. Se presa con lo spirito giusto, è una serie che consigliamo assolutamente.
Purtroppo Storia delle Parolacce è disponibile solo in inglese (seppure con sottotitoli in italiano). Per la sua natura intrinsecamente legata alla cultura anglosassone ed americana, non pensiamo che sarà mai doppiata.