[Recensione] Il Re dei Dadi – Un fantasy davvero per tutti!

  • Il Re dei Dadi (2017)

  • Nils Nilsson

  • HABA

  • 2-5 giocatori, Età 8+

  • 30' minuti

  • Push your luck, Collezione set

     Quando si pensa a giochi da tavolo per bambini, HABA è sicuramente uno dei primi nomi che viene in mente agli appassionati. La casa editrice tedesca ha costruito negli anni un catalogo che riesce a soddisfare davvero bambini di tutte le età. Negli ultimi anni, inoltre, la linea di giochi si è arricchita di giochi adatti anche ai più grandi e, perché no, anche ai casual gamer: capostipiti di questo rinnovamento sono sicuramente Karuba (che ha addirittura ricevuto una nomination al prestigioso Spiel des Jahres nel 2016) e Picassimo (party game a tema disegni), ma noi non dimenticheremmo neppure il gioco di cui vi parliamo oggi, ovvero Il Re de Dadi.

    Edito nel 2017 e ideato da Nils Nilsson, Il Re dei Dadi si rivela un simpatico gioco di push your luck e set collection, potenzialmente ottimo filler anche per i giocatori più esperti.

    Il regolamento in breve

    Ne Il Re dei Dadi, vestiremo i panni di Re in cerca di attirare popolazione nei propri regni, facendo attenzione ad evitare draghi e farabutti. Ogni personaggio avrà delle speciali richieste per aggregarsi al nostro regno e chi avrà più punti alla fine della partita sarà il vincitore.

    Il setup del gioco è velocissimo: basterà infatti creare 5 pile di Carte Luogo, una pila con le Carte Punizione, e scoprire al centro del tavolo 5 personaggi dal mazzo di Carte degli Abitanti. Il primo giocatore prende i 6 dadi presenti nella scatola e la partita può iniziare!

    Nel proprio turno, ogni giocatore dovrà lanciare tutti e 6 i dadi, con l’obiettivo di soddisfare le richieste di almeno un personaggio. Grazie ad una meccanica molto simile allo Yahtzee, potremo ritirare quanti dadi vorremo (da 1 a tutti) per un massimo di 3 volte. Se dopo il terzo lancio non avremo soddisfatto i requisiti di alcun personaggio, saremo costretti a pescare la prima carta della pila di Carte Punizione (farabutti con un punteggio negativo, che ci penalizzeranno a fine partita). Se invece riusciremo con il nostro risultato a soddisfare il requisito di uno dei 5 personaggi disponibili potremo aggiungerlo al nostro regno (possibilmente insieme ad un insediamento del suo stesso colore – ne otterremo ogni volta che convinceremo un Abitante che si trova in corrispondenza degli Insediamenti del proprio tipo). Una volta completato il turno, i personaggi rimasti slitteranno tutti verso destra, si scoprirà dal mazzo un nuovo personaggio ed i dadi passeranno al giocatore successivo in senso orario, che inizierà il suo turno.

    Al termine di una qualsiasi pila di Luoghi o della pila di carte Punizione, oppure qualora si esaurisca il mazzo degli Abitanti, la partita finisce e ogni giocatore calcola il proprio punteggio sommando i punteggi delle varie carte ottenute.

    Cosa ne pensiamo

    Il Re dei Dadi ci ha piacevolmente stupito per diverse ragioni. Prima fra tutte, la sfida leggera ma comunque non banale di doversi accaparrare i diversi personaggi, attraverso un’intelligente implementazione dello Yahtzee. Il tutto crea un push your luck comunque teso, soprattutto per i più giovani che vorranno a tutti i costi evitare i farabutti.

    Inoltre, il titolo ha dalla sua una discreta longevità, poiché i 40 personaggi da reclutare hanno requisiti sempre piuttosto vari: si va dalle richieste di tot dadi con lo stesso numero, a tot dello stesso colore, fino ad arrivare a richieste leggermente più complicate come una determinata scala di valori oppure mix di coppie/tris di stessi valori o colori. Lo sforzo per soddisfare i diversi requisiti è comunque ben bilanciato, poiché a requisiti complicati corrisponde quasi sempre un adeguato numero di punti vittoria.

    Un altro punto a favore de Il Re dei Dadi è almeno per noi l’ambientazione. Anche grazie alle simpatiche illustrazioni di Gus Batts, il mondo fantasy è ben rappresentato (tra maghi, orchi, elfi e buffi draghi) ed il colpo d’occhio al tavolo attirerà sicuramente giocatori di varie età ed esperienza.

    Secondo noi, Il Re dei Dadi può essere tranquillamente visto sotto una duplice veste:

    • Come puro gioco per bambini: in questo caso la partita sarà piuttosto sfidante, poiché i bambini si troveranno a dover ragionare sul se e cosa ritirare ad ogni lancio di dadi, oltre che per decifrare l’iconografia dei requisiti, forse a prima vista un filino ostica (comunque nulla di insormontabile già dopo la prima partita);
    • Come filler per giocatori adulti: visto sotto questa luce, Il Re dei Dadi si presenta come un buonissimo filler di fine serata grazie alla velocità delle partite ( si va spesso sotto i 30 minuti indicati dalla scatola) e alla sua leggerezza.

    In conclusione, HABA ha colpito di nuovo nel segno e ha confezionato un ottimo gioco da tavolo, con un target ancora più ampio del solito e più che godibile da ogni fascia di età.

    Consigliato!

    Il nostro voto

    Cosa ci è piaciuto?

    - Un gioco adatto veramente a tutti

    - Grafica simpatica che strizza l'occhio agli appassionati di fantasy

    - Scatola contenuta e partite veloci

    Cosa non ci è piaciuto?

    - Iconografia talvolta non chiarissima

    - Dadi colorati in legno scenici ma un po' delicati

    Andrea Pintore
    Andrea Pintore
    Classe 1989, sono un Nerd ormai un po' datato ma ancora appassionato e curioso di scoprire nuove storie, nuovi film, nuovi mondi da esplorare. Mi piace condividere le mie sensazioni ed opinioni, che spero possano essere utili per gli altri appassionati. Il mio motto è: Meeple have the power!