[TOP 5] I migliori fumetti di Batman, secondo noi
In occasione del Batman Day, che in questo 2024 coincide anche con l’85esimo anno dalla prima apparizione del Cavaliere Oscuro, vogliamo celebrare questo importante traguardo condividendo con voi la nostra umile Top 5 di quelle che secondo noi sono le migliori storie sul personaggio e che potrebbe essere da spunto per i neofiti che volessero avvicinarsi al mondo di Gotham City.
Ideato da Bill Finger e Bob Kane, Batman esordì nel 1939 sul n. 27 di Detective Comics e in questi 85 anni è diventato una vera e propria icona non solo della DC Comics, ma di tutto il mondo del fumetto. Centinaia di migliaia di pagine l’hanno visto protagonista alle prese con una pletora di villain da fare invidia a qualsiasi altro supereroe, pertanto fare una selezione e addirittura un classifica è impresa quasi impossibile. Per questo articolo, abbiamo deciso quindi di mettere un grosso paletto, anche per favorire la conoscenza di Batman a chi magari fosse meno avvezzo al suo Universo: abbiamo infatti deciso di escludere le run vere e proprie (che meriterebbero di sicuro approfondimenti a parte, come ad esempio la celebrata ma ostica run di Grant Morrison) in favore di archi più concentrati ma altrettanto fondamentali, in alcuni casi più facilmente reperibili.
Pertanto, bando alle ciance e via con la nostra Top 5 (e non solo)!
5. Batman – HUSH
Testi: Jeph Loeb – Disegni: Jim Lee
Probabilmente il ciclo “moderno” più famoso di Batman, di sicuro uno tra i più acclamati e divisivi. La storia vede il Cavaliere Oscuro affrontare alcuni dei suoi nemici più iconici, che scopriremo essere manovrati da un misterioso nuovo villain, Hush. Rispetto ad altre storie, in Batman – Hush la sfida per Batman è estremamente personale, visto che il nemico sembra conoscere moltissimi dei suoi segreti e punti deboli.
Pubblicata tra 2022 e 2003, Batman – Hush si è rivelata una serie di grandissimo successo editoriale, con i fan letteralmente scatenati ad ipotizzare chi potesse celarsi sotto i panni di Hush. La storia architettata da Jeph Loeb (il veterano dietro a Batman – Il Lungo Halloween) e splendidamente accompagnata dai dinamici disegni di Jim Lee, che ha tratti rubano letteralmente la scena, tiene il lettore incollato alle pagine coinvolgendo praticamente tutti i villain più conosciuti di Batman, oltre che buona parte della Bat-Family. Ancora oggi, il misterioso uomo dalla testa completamente bendata è probabilmente uno dei pochi “nuovi” villain (se non l’unico) a poter competere per pathos con quelli più classici, non solo per il suo background ma anche grazie al suo look iconico. Oltre al villain, Batman – Hush si distingue anche per un’interessante evoluzione del rapporto tra Batman e Catwoman, con la quale nasce una vera propria relazione sentimentale dalle diverse sfumature.
Unica potenziale pecca, un finale che ha diviso molti fan e che per alcuni non è all’altezza del resto della storia. A noi personalmente il finale non è dispiaciuto, anche alla luce di un percorso lungo 12 numeri che si è rivelato di altissima qualità.
4. Batman – The Killing Joke
Testi: Alan Moore – Disegni: Brian Bolland
Con sole 48 pagine, The Killing Joke ha saputo conquistarsi un posto d’onore tra le migliori storie di Batman mai raccontate. Questa storia rappresenta uno dei massimi picchi della DC Comics, con una svolta cruda e brutale che porta a mettere in scena uno dei momenti più dolorosi e scioccanti della storia del fumetto.
Tutta la vicenda ruota intorno alla tesi del Joker per cui chiunque potrebbe impazzire e diventare come lui se incappasse “in una giornata storta”. Per dimostrare questa tesi, Joker prende di mira il Commissario Gordon, sparando alla figlia Barbara (che sarà da lì costretta alla sedia a rotelle) e rapendolo per sottoporlo a pesanti torture fisiche e psicologiche. Oltre alla vicenda che si svolge ne presente, The Killing Joke offre anche una sentita e toccante rivisitazione delle origini del Joker, in piena linearità con la tesi di cui sopra: comico fallito, si ritrova a dover collaborare con una banda di criminali per sbarcare il lunario. Costretto da un dramma personale ad affrontare il colpo con uno stato psicologico precario, l’incontro con Batman e la caduta accidentale in una vasca di agenti chimici lo farà crollare definitivamente.
Una storia che ancora oggi, dopo più di 35 anni, è estremamente attuale e riesce a dare i brividi per quanto effettivamente ciascuno di noi potrebbe essere vicino al baratro della follia. Una graphic novel che è assolutamente a pieno merito considerata una delle migliori di sempre, con un Moore in formissima, che saggiamente tiene ai margini il Cavaliere Oscuro lasciando spazio alla brutale follia del Joker.
3. Batman – Il Ritorno del Cavaliere Oscuro
Testi: Frank Miller – Disegni: Klaus Janson
Altra posizione, altra pietra miliare. In particolare, con Batman – Il Ritorno del Cavaliere Oscuro ci troviamo di fronte ad un’opera che ha rivoluzionato non solo il personaggio, ma anche la percezione del fumetto nel mondo della cultura, che insieme ad opere coeve come Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons e Maus di Art Spiegelman diede slancio al fenomeno delle graphic novel.
La storia segue un invecchiato e disilluso Bruce Wayne che da ben dieci anni (dopo la morte di Robin) non veste più i panni di Batman, ormai considerato niente più che una leggenda metropolitana. Gotham City è ormai una città allo sbando, in cui una temibile gang di punk-delinquenti noti come “I Mutanti” imperversa. Proprio la crescente ondata di criminalità, e l’apparente ritorno alla ribalta di Due Facce portano Bruce a fare il suo ritorno all’attività di vigilante, scatenando una forte reazione mediatica, divisa tra chi dipingerà Batman come mostro la cui presenza potrà solo peggiorare le cose e chi lo ergerà quasi a simbolo della rinascita del vero spirito americano (critica ai media e al sistema americano saranno punti cardine di tutta l’opera).
Il Ritorno del Cavaliere Oscuro è un’opera fondamentale e rivoluzionaria, che ha contribuito sia ad accrescere il mito di Frank Miller (che sulla scia di questo successo avrebbe anche dato vita al mondo di Sin City) ma anche e soprattutto a forgiare l’immagine moderna di Batman, portando all’apice un percorso (già iniziato con le storie degli Anni 70) di progressiva rappresentazione sempre più cupa ed adulta di Batman.
2. Batman – Anno Uno
Testi: Frank Miller – Disegni: David Mazzucchelli
Nel 1987, la coppia Miller-Mazzucchelli gettò le basi per la versione moderna di Batman con un volume ancora oggi ispirazione per diverse storie del Cavaliere Oscuro. Anno Uno segue i primi passi a Gotham City sia di Jim Gordon (qui tenente appena trasferitosi da Chicago) che di Bruce Wayne (di ritorno nella città natale dopo anni). Come in molti altri fumetti di Batman, un altro protagonista silenzioso permea la storia, e si evolve insieme ai personaggi: Gotham City. La Gotham City mostrata in Anno Uno non è ancora la città dei freaks che conosciamo, bensì un covo di mafia e corruzione ad ogni angolo. La storia si sviluppa con toni da noir e vede i due protagonisti impegnati a sgominare l’impero del boss Carmine “Il Romano” Falcone e la viscerale corruzione delle istituzioni.
Vedremo Batman alle prese con i suoi primi interventi, basati perlopiù sul terrorizzare piccoli criminali di strada, per poi affinare sempre di più le proprie tecniche e mirare a nemici più complicati. Dall’altro lato, troviamo un Gordon solo in mezzo ai lupi ma deciso a cambiare le cose dall’interno, con tutte le ripercussioni che questo porterà, in particolare alla relazione con la moglie. In Anno Uno, ritroveremo anche versioni seminali di alcuni personaggi storici, come Selina Kyle e Harvey Dent.
Anno Uno è una storia al tempo stesso piccola e monumentale, perché pur non andando molto oltre le vicende di Gordon e Bruce Wayne, rappresenta un tassello basilare per il personaggio di Batman come lo conosciamo.
1. Batman – Il Lungo Halloween
Testi: Jeph Loeb – Disegni: Tim Sale
Quella composta da Loeb e Sale è una coppia che ha dato vito ad alcune delle storie più belle di Batman in assoluto. La più importante di queste è sicuramente Il Lungo Halloween, miniserie pubblicata tra 1996 e 1997, diventata ben presto una storia fondamentale del Crociato Incappucciato. Il Lungo Halloween riprende le atmosfere milleriane di Batman – Anno Uno, di cui può essere a tutti gli effetti considerato un seguito diretto.
Ambientata nei primi anni di attività del Cavaliere Oscuro, la storia si svolge nell’arco di un anno, in cui Batman e la Polizia di Gotham City daranno la caccia ad un misterioso serial killer soprannominato Holiday, per la sua caratteristica di colpire nei giorni di festa. Nel corso della storia, vedremo Batman svolgere le proprie indagini addentrandosi sempre più nella galassia della malavita gothamita, un universo di personaggi che mostrano una città sull’orlo di un grande cambiamento, con criminali e mafiosi tradizionali insidiati pesantemente da personaggi sempre più bizzarri e imprevedibili (in queste pagine, vedremo Joker, Poison Ivy, Solomon Grundy ed altri).
L’importanza storica de Il Lungo Halloween risiede anche nel fatto che ci presenta un’ottima versione di Catwoman (ulteriormente approfondita dagli autori nella miniserie Vacanze Romane), ma anche a soprattutto perché può essere considerata una storia definitiva per le origini di uno dei grandi villain di Batman: nel corso dell’anno di caccia ad Holiday, assisteremo alla spirale che porterà alla distruzione di Harvey Dent, affermato Procuratore Distrettuale di Gotham, e la sua trasformazione in Due Facce.
EXTRA – Menzioni onorevoli
Come detto in apertura, limitare a 5 le migliori storie di Batman è estremamente riduttivo, poiché questo personaggio ha avuto la fortuna di apparire in storie quasi sempre ottime e che hanno ciascuna portato dei tasselli fondamentali per la costruzione di ciò che Batman rappresenta oggi. Le 5 storie che vi abbiamo proposto sono per noi quelle” fondamentali” per entrare nell’Universo di Batman, ma ci sarebbero decine e decine di altre letture da fare e che lascerebbero comunque un segno nel lettore. Tra queste, potremmo citare ad esempio:
- Arkham Asylum (Testi: Grant Morrison – Disegni: Dave McKean) – Ambientata all’interno del manicomio di Arkham, la vicenda ha inizio con Batman che viene informato che i pazienti dell’Arkham Asylum (capeggiati da Joker) hanno preso controllo della struttura e minacciano di uccidere il personale presente se il Cavaliere Oscuro non li incontrerà. Batman si inoltra allora nei corridoi della struttura in quella che sembra sempre di più una vera e propria discesa agli inferi della pazzia. Un volume completamente differente da qualsiasi altro materiale su Batman,, anche per merito delle tavole di Dave McKean (Sandman), un vero e proprio artista che crea un’atmosfera assolutamente consona all’idea di follia e violenza crescente che Grant Morrison (ancora più sperimentale del solito) voleva trasmettere.
- Batman Ego (Testi: Darwyn Cooke – Disegni: Darwyn Cooke) – Anche se si tratta solo di una breve storia, in Batman – Ego si esplora la psiche di Batman in un modo che raramente si è visto nelle avventure del Cavaliere Oscuro. In seguito ad un forte trauma durante un’avventura Batman vivrà una vera e propria allucinazione e Bruce Wayne si ritroverà a confrontarsi duramente con la vera essenza di Batman, ovvero Il Pipistrello. Questa sorta di coscienza oscura, che rappresenta la sete di vendetta che inconsciamente ha sempre vissuto in Bruce, è determinata a prendere il sopravvento sulla morale di Wayne, ponendolo dinnanzi alle sue responsabilità sottolineando la scia di sangue che Joker ha continuato a lasciare negli anni a causa della sua scelta di non eliminarlo una volta per tutte. Con il classico stile cartoonesco di Cooke (The New Frontier), Batman – Ego è quasi una vera e propria analisi psichiatrica del conflitto interiore tra Bruce e Batman, un confronto duro e franco tra due anime che convivono sempre più difficilmente nella stessa persona.
- L’Uomo che Ride (Testi: Ed Brubaker – Disegni: Doug Mahnke) – Brubaker si ritrova a narrare in chiave moderna una delle prime apparizioni del Joker, risalente al 1940. Oltre al piano di voler avvelenare la rete idrica di Gotham (elemento conservato dalla trama “storica”), Brubaker confeziona un interessante thriller più poliziesco che supereroistico, in cui il Joker alza gradualmente il tiro dei suoi obiettivi, prendendo di mira facoltose personalità di spicco, tra cui Bruce Wayne.
- Una morte in famiglia (Testi: Jim Starlin – Disegni: Jim Aparo) – Questa storia di Jim Starlin (Infinity War) narra di uno dei crimini più efferati del Joker: l’uccisione del secondo Robin, Jason Todd. Ambientata non solo a Gotham, ma anche in Medio Oriente (Batman e Robin vi si recano rispettivamente per sventare un piano di Joker e per scoprire di più del proprio passato), in questo arco narrativo assistiamo alla sempre crescente imprudenza e arroganza di Jason, che lo porteranno ad incrociare la strada del Joker in maniera tragica e violenta. La storia è onestamente invecchiata piuttosto male, poiché fortemente radicata nella situazione geopolitica degli anni in cui è stata pubblicata, ma la sua rilevanza storica per il mondo del fumetto (paragonabile alla morte di Gwen Stacy per Spider-Man, anche se la decisione di uccidere Robin fu in realtà presa dai lettori stessi tramite un sondaggio telefonico) è innegabile.
- Sotto il Cappuccio (Testi: Judd Winick – Disegni: Doug Mahnke) – Traendo spunto da un elemento di sorpresa di Batman – Hush e sviluppandolo in un’ottima storia, Batman – Sotto il Capuccio è uno dei migliori archi degli anni 2000, oltre che un tassello fondamentale per la continuity successiva. La storia vede Batman cercare di smantellare l’impero del crimine creato da Maschera Nera, ormai a capo dell’intera criminalità di Gotham City. I piani del Cavaliere Oscuro vengono però scompigliati dall’arrivo del misterioso Cappuccio Rosso, personaggio che sembra voglia scalare la piramide del crimine lasciando una terribile scia di sangue dietro di sé. La rivelazione della vera identità di Cappuccio Rosso sarà un vero shock per Batman, che si troverà ad affrontare i fantasmi del passato e combattere una sorta di sua versione “deviata” ed opposta, che crede che l’unico modo per debellare davvero il crimine sia uccidere chi lo meriti.
- Gotham by Gaslight (Testi: Brian Augustyn – Disegni: Mike Mignola) – Questo one-shot può essere considerato come l’apripista per gli Elseworlds, ovvero la linea di fumetti standalone che vede gli eroi DC in nuove versioni e protagonisti di storie ambientate in realtà alternative. Ambientato nel 1889, Gotham by Gaslight vede Bruce Wayne tornare a Gotham City dopo un periodo passato in Europa e decidere di vestire i panni di Batman per combattere l’ondata di illegalità. In contemporanea con l’arrivo di Bruce, si scopre che anche l’efferato Jack lo Squartatore è arrivato a Gotham, cominciando a mietere le sue vittime. La storia in sé è abbastanza semplice, ma è comunque estremamente interessante nel presentarci uno scontro tra due menti eccelse come Batman (grande detective) e Jack (bravissimo ad eludere la cattura).
- Cosa è successo al Cavaliere Oscuro? (Testi: Neil Gaiman – Disegni: Andy Kubert) – In questo particolare one-shot, siamo trasportati in una Gotham City in cui si sta svolgendo un evento che per tutti sembrava impossibile: la veglia funebre di Batman. Il Cavaliere Oscuro è infatti caduto, ed alleati e nemici di una vita si ritrovano a Crime Alley per porgergli i loro omaggi. Uno ad uno, diversi personaggi storici (come Selina Kyle e Alfred) raccontano della loro relazione con Batman/Bruce Wayne, mentre lo spirito dello stesso Batman osserva attonito la scena, in compagnia di una misteriosa donna di cui non si conosce l’identità. Come in quasi tutte le opere di Gaiman, il confine tra sogno e realtà è molto labile.
Che dire, alla fine di quello che si è trasformato in un lungo excursus? Beh, tanti auguri Batman!