Snowden [Recensione in anteprima]

Durante la 50° edizione di Lucca Comics & Games (di cui abbiamo parlato qui), siamo stati tra i 300 fortunati che sono riusciti a vedere la proiezione in anteprima del nuovo film di Oliver Stone, che uscirà nelle sale italiane il 24 novembre. Con Snowden, il regista newyorkese confeziona un ottimo thriller politico tratto da una delle storie più controverse degli ultimi anni, ovvero quella di Edward Snowden, figura a cavallo tra eroe e criminale di cui si discuterà ancora molto.
LA TRAMA
Il film segue le vicende di Edward Snowden (Joseph Gordon-Levitt), informatico americano balzato agli onori della cronaca per aver fatto trapelare delle informazioni top secret dalla NSA (National Security Agency) al giornale The Guardian nel 2013.
Il film si svolge prevalentemente nella camera di un albergo di Hong Kong dove Snowden racconta la sua storia ai giornalisti Laura Poitras (Melissa Leo) e Glenn Greenwald (Zachary Quinto), cui si unirà anche Ewen MacAskill (Tom Wilkinson).
Attraverso una serie di flashback assistiamo agli eventi principali che hanno portato Snowden a lavorare prima per la CIA e poi per l’NSA ed infine a decidere di rivelare informazioni relative a programmi di sorveglianza di massa messi in atto dagli Stati Uniti.

LA NOSTRA OPINIONE
Dopo il mezzo passo falso di Le Belve (film noiosetto e prevedibile con Aaron Taylor-Johnson, Blake Lively e Taylor Kitsch), Oliver Stone torna a quello che forse è il suo campo più congeniale il thriller politico legato alle pagine della storia americana.
Questa volta l’occhio attento del regista tre volte premio Oscar si posa su una vicenda ambigua e molto discussa come quella che ha coinvolto Snowden e il leak di informazioni riservate che ha squarciato il velo su diversi programmi americani di sorveglianza di massa. Nel trattare un soggetto così spinoso era molto facile cadere nella trappola della mitizzazione di questo ragazzo americano che ha deciso di sacrificare molto del suo futuro per portare alla luce il fatto che tutti noi siamo costantemente spiati, ma una vecchia volpe come Stone è bravo nel riuscire a mettere in scena in maniera abbastanza oggettiva (anche se non è difficile intuire quale sia la sua considerazione di Snowden e delle sue azioni) la storia, non nascondendo il fatto che il ragazzo sia di fatto un pirata informatico che ha rubato dei file governativi.

La sceneggiatura, basata in gran parte sul libro di Luke Harding intitolato The Snowden Files (edito in italia da Newton Compton con il titolo Snowden: la vera storia dell’uomo più ricercato del mondo) riesce grazie all’alternanza tra le scene in albergo ed i diversi flashback a raccontare in maniera coinvolgente i passaggi fondamentali della vita di Snowden, dall’incidente durante l’addestramento della CIA che ne ha precluso la carriera militare ma gli ha aperto le porte dell’informatica governativa e della base NSA di Oahu, Hawaii dalle quali ha sottratto le informazioni; non mancano anche le parti dedicate al rapporto di Edward con la fidanzata Lindsay Mills, che gli è stata vicina anche nei momenti più duri.
Il cast ci è anch’esso parso all’altezza degli intenti della pellicola: su tutte ovviamente spicca l’interpretazione di Joseph Gordon-Levitt nei panni del protagonista, bravo a lasciare trasparire i sentimenti di Snowden e il peso di ritrovarsi a dover fare una scelta che da un lato potrebbe migliorare la consapevolezza del mondo ma che al tempo stesso significherebbe sacrificarsi a vivere una vita da recluso (ci sbilanciamo, ma puntiamo il nostro euro sulla nomination all’Oscar come Miglior Attore). Positiva Shailene Woodley (Divergent, Colpa delle stelle) nei panni della fidanzata di Snowden, ma meritano sicuramente una menzione anche Rhys Efans (Anonymous, The Amazing Spider-Man) e Nicolas Cage, che interpretano rispettivamente il reclutatore della CIA Corbin O’Brian ed Hank Forrester, che sono a diversi livelli i due mentori dell’hacker americano. Resi benissimo anche i tre giornalisti che aiutano Snowden a portare luce sulla sua storia, con la Leo, Quinto e Wilkinson che si immergono totalmente in un’atmosfera carica di tensione supportando a dovere Gordon-Levitt nelle scene ambientate nelle quattro mura dell’albergo.
Insomma, questo Snowden per noi è un film assolutamente da vedere, non solo perché segna un ritorno in grande stile per Oliver Stone ma anche e soprattutto perché può aiutare tutti a capire meglio i retroscena di una vicenda che ha fatto parlare molto e di cui si parlerà ancora molto negli anni a venire, data anche l’ambiguità del personaggio trattato, che viene definito allo stesso tempo un eroe da chi ne ha apprezzato il sacrificio e criminale da chi invece si è visto soffiare sotto al naso alcuni dei dati riservati più importanti. Super consigliato!
