[Recensione] Coloretto, andiamo a caccia di camaleonti!

Recensione Coloretto

Coloretto è un rapido gioco di carte ideato da Michael Schacht ancora molto apprezzato nonostante la prima edizione risalga al 2003. Edito in Italia da dV Giochi, Coloretto accoglie al tavolo da 2 a 5 giocatori, che si sfideranno in partite della durata di circa 30 minuti (spesso molto meno).

Negli anni, questo titolo si è affermato come vero e proprio classico per famiglie ed è ancora oggi tra i giochi di carte più venduti. Cerchiamo di approfondire i motivi di questo successo!

Setup e regole in breve

All’interno della scatola di Coloretto troviamo diversi tipi di carte:

  • Le carte Camaleonte, che come vedremo saranno il vero fulcro del gioco;
  • Diverse carte bonus (delle carte che daranno 2 punti supplementari, oltre che due tipologie di carte Jolly);
  • Le carte cosiddette “Fila“;
  • Una carta Ultimo Round;
  • Le carte riassuntive del punteggio da distribuire a ciascun giocatore.

In partite da 3 a 5 giocatori, al centro del tavolo vanno disposte tante Carte Fila quanti sono i giocatori al tavolo. A questo punto, ogni giocatore sceglie una carta Camaleonte di un colore a sua scelta tra quelli disponibili e la posizionerà davanti a sé. Si procede poi a mischiare le restanti carte Camaleonte e le carte Bonus a formare un mazzo di pesca, che verrà posto a fianco delle carte Fila. In questo mazzo, a 17 carte dal basso verrà inserita la carta Ultimo Round, che quando estratta innescherà la fine della partita. Per le partite in 2 giocatori, il setup è abbastanza simile, se non che esistono carte Fila apposite.

La partita può finalmente iniziare. In senso orario, ogni giocatore dovrà scegliere tra le seguenti due azioni:

  1. Pescare dal mazzo e piazzare la carta in una delle File disponibili. Ogni Fila può avere massimo 3 carte, limite oltre il quale non sarà più possibile piazzarvi nuove carte. Qualora tutte le File contenessero già 3 carte, questa azione non sarebbe più disponibile;
  2. Prendere tutte le carte presenti su una delle File disponibili (non è necessario che le File siano complete per poterle raccogliere, possono esserci anche solo 1 o 2 carte). In questo modo, si raccolgono le carte di una Fila e si dispongono davanti a sé divise per colore. Alla fine della partita tutte le carte davanti a sé contribuiranno al calcolo del punteggio.

Una volta che tutte le File sono state prese, si rimettono al centro del tavolo ed inizia un nuovo round. Il giocatore che ha preso l’ultima fila sarà il nuovo giocatore iniziale. La partita prosegue in questo modo finché non si estrae la carta Ultimo Round. A questo punto, si termina normalmente il round in corso e si procede alla conta dei punti.

Ogni giocatore conterà le carte di ogni colore e ne calcolerà il relativo punteggio. Più carte si avranno di un colore più punti si faranno (per esempio 1 carta = 1 punto, 2 carte = 3 punti, 3 carte = 6 punti, e così via sino al massimo di 6 o più carte = 21 punti). Attenzione però, perché solo le carte di 3 colori a scelta faranno guadagnare punti, tutti gli altri colori li faranno invece perdere!

Cosa pensiamo di Coloretto

Coloretto è ormai un classico tra i giochi di carte, perfetto esempio di gioco moderno. Oltre alla sua portabilità, su cui non ci dilungheremo poiché caratteristica comune a quasi tutti i giochi che si compongono di un semplice mazzo di carte, è il flusso di gioco a rendere Coloretto un titolo adatto veramente a tutti.

Negli anni, Schacht ha ideato molti altri giochi molto interessanti (Iwari, Mondo, Spirits of the Forest), ma nessuno che per il momento si sia inserito nella storia del gioco da tavolo moderno come Coloretto.

Le regole sono pochissime e chiare sin da subito, ma non sono affatto banali. La scelta tra le due azioni sembra facile, ma già dopo un paio di round bisognerà cominciare a riflettere attentamente sul tempismo con cui prendere le File dal centro del tavolo. La possibilità di vedere quali carte gli avversari abbiano davanti a loro, apre le porte a vere e proprie “cattiverie” fra i giocatori. Non sarà infatti possibile solo “pensare al proprio orticello”, ma si dovrà spesso cercare di limitare i danni dovuti dai colori in eccesso e se possibile giocare qualche colpo basso che possa invece dare dei malus agli avversari.

In questo senso, Coloretto è un ottimo esempio di gioco Push your Luck, in cui i giocatori devono anche azzardare e rischiare un po’ se vogliono vincere. Questo sarà evidente se vi capiterà mai di trovarvi di fronte alla seguente situazione: gli avversari hanno già raccolto le loro File e voi avete a disposizione una Fila praticamente vuota. Che fate? Vi accontentate di raccogliere una Fila “monca”, oppure tentate la sorte e pescate altre carte, sperando magari in una carta bonus o un Jolly? Buona fortuna nella scelta!
Esistono molti giochi che utilizzano questo tipo di meccanica, come ad esempio Ciarlatani di Quedlinburgo o Sheriff of Nottingham.

La tensione positiva che si crea intorno al tavolo è ovviamente legata al vero colpo di genio di Coloretto. La scelta di fare valere ai fini del punteggio solo 3 colori tra tutti quelli che si raccoglieranno e di fare valere invece tutti gli altri come malus è assolutamente vincente. Pur essendo ovvio che a questo punto la strategia migliore potrebbe essere quella di specializzarsi il più possibile su pochi colori, non sempre sarà facile perseguire questo obiettivo. Per questo, il consiglio è di tenere sempre gli occhi aperti in vista di un possibile Piano B.

Coloretto rimane a tutt’oggi un pilastro della categoria di giochi filler (come ad esempio anche For Sale, Kingdomino e Jaipur) ed in particolare di quelli che si basano sulla collezione di set. Questo nonostante comunque nel corso degli anni siano stati prodotti tantissimi titoli più che validi e per alcuni in generale migliori, come ad esempio 7 Wonders Duel o Sushi Go Party! Nonostante tutto, Coloretto rimane imprescindibile, anche per il fatto che la scatolina compatta ed il prezzo molto contenuto ne fanno un gioco da viaggio perfetto.

Per quanto riguarda i materiali, trattandosi di un semplice mazzo di carte non abbiamo molti commenti. Nel nostro caso, Coloretto è uno dei giochi che abbiamo giocato di più in rapporto al suo costo. Pertanto, l’unico consiglio che vi diamo è di imbustare le carte se possibile, visto che le mischierete parecchio.

Infine, non possiamo dimenticare il target familiare di questo gioco. Dai più giovani (il gioco è adatto per età 8+) che saranno probabilmente attratti al tavolo dai camaleonti colorati, ai giocatori un po’ più scafati, Coloretto regalerà a tutti un esperienza godibile che vi porterà ad accumulare partite su partite!

Assolutamente consigliato a tutti!

Andrea Pintore
Andrea Pintore
Classe 1989, sono un Nerd ormai un po' datato ma ancora appassionato e curioso di scoprire nuove storie, nuovi film, nuovi mondi da esplorare. Mi piace condividere le mie sensazioni ed opinioni, che spero possano essere utili per gli altri appassionati. Il mio motto è: Meeple have the power!